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Fra' Gherardo.

Opera lirica in tre atti di Ildebrando Pizzetti, che ne scrisse anche il libretto. Il melodramma fu rappresentato per la prima volta il 16 maggio 1928 alla Scala di Milano, diretto da Arturo Toscanini. Il soggetto fu tratto dalla Cronaca del frate francescano Salimbene da Parma. Il fatto si svolge a Parma nel 1261. Il giovane e ricco tessitore Gherardo, spinto dalla propria vocazione, si fa frate. Predica il messaggio divino e tenta di convertire gli increduli e le peccatrici. Una prostituta da lui catechizzata si ribella e lo picchia a sangue, ma un'altra ragazza di strada, Mariola, si impietosisce e lo salva. Fra Gherardo, commosso, si innamora dell'orfanella e questa ricambia il suo amore; il frate la fa sua e poi si maledice per aver commesso il peccato. Mariola invece si allontana benedicendo la sua ora d'amore. Gherardo, sempre molto pentito, fonda un nuovo ordine religioso destinato a combattere l'ingiustizia; son passati nove anni da quando si era incontrato con Mariola, e i suoi rimorsi sono leniti dalla dura lotta contro i potenti reggitori della città. Il popolo è in gran parte con lui, ma molti gli rimproverano la sua eccessiva inflessibilità verso i peccatori. Una madre da lui duramente redarguita per aver concepito un figlio nel peccato invoca la maledizione di Dio sui discendenti del frate, se mai questi avesse avuto un figlio. Gherardo ne resta impressionato e, poco dopo, incontra Mariola che gli racconta di aver appunto avuto da lui un figlioletto, morto su un letto di foglie in riva al fiume qualche tempo prima. Preso da rimorso il frate chiede perdono alla ragazza per averla abbandonata e le offre di fuggire con lui. Ma proprio allora viene arrestato; è condotto in carcere dove il vescovo e il podestà cercano di convincerlo a riconoscere le sue colpe e le sue eresie; gli dicono anche che Mariola è stata arrestata mentre invece la ragazza si è posta a capo di un gruppo di popolani per liberarlo. Per amore di lei Gherardo cerca di ascoltare i due potenti che, in cambio, gli hanno promesso di salvare la vita di Mariola. Condotto in piazza Fra Gherardo sconfessa le sue dottrine; ma poi, pentito, grida il suo disprezzo verso i persecutori. Mariola è tra la folla ma viene pugnalata da una donna il cui figlio è stato ucciso durante la rivolta. Colpita a morte, muore tra le braccia del frate che quindi sale tranquillo sul rogo.